L’arte della seduzione
L’arte della seduzione è intesa come l’arte di attrarre, di attirare qualcuno a te, di affascinare qualcun altro.
Prova a chiudere gli occhi, resta in silenzio e al buio per qualche minuto e cerca di ricordare i tuoi insegnanti. Concentrati su un insegnante in particolare, uno che ti ha lasciato qualcosa di prezioso. Fallo ora … Fatto?
Ovviamente non possiamo leggere la tua mente, ma siamo certi che l’insegnante che ti è venuto in mente abbia imparato l’arte della seduzione. Probabilmente aveva una grande capacità di comunicare e incoraggiare gli studenti, sono riusciti a mobilitarli e coinvolgerli, hanno saputo mettersi in gioco da soli e hanno saputo trovare un punto debole in se stessi senza aver paura di perdere autorità. Ancora più importante, lui o lei sono riusciti a stabilire una relazione di fiducia bilaterale con i loro studenti.
Ma come ci riusciamo? Quali azioni possiamo intraprendere per essere ascoltati? Ecco tre semplici suggerimenti.
Diventa complice e fallo in modo credibile . Questo non significa che devi diventare il migliore amico dei tuoi studenti, ma significa rinunciare parzialmente all’idea classica che un insegnante sa tutto e che sono superiori. Fai ricerche con loro, usa la loro stessa lingua, ascolta invece di rispondere, chiedi loro consigli e mettiti al primo posto nelle situazioni di apprendimento.
Inizia un viaggio di comunicazione consapevole . Come probabilmente saprai, ciò che stai comunicando non passa solo attraverso le parole che usi, ma c’è anche una parte importante della comunicazione paraverbale (come diciamo le cose) e della comunicazione non verbale. Lo vedremo più approfonditamente con le attività pratiche, ma nel frattempo, cerca di fermarti quando insegni una volta ogni tanto e prova a scattare un’immagine mentale della postura che hai in quel momento esatto e dove ti trovi nella stanza.
Sii empatico. Se vuoi entrare in una relazione positiva e proattiva, dimentica gli schemi preimpostati che pensi di conoscere. Le dinamiche di gruppo influenzano il comportamento degli individui e sono in continua evoluzione. Sta a te osservare il tuo gruppo di studenti e percepire piccole variazioni in quelle dinamiche, per essere in grado di gestire di conseguenza. La capacità di catturare i messaggi che arrivano dagli studenti è una conseguenza della capacità di entrare in una relazione enfatica con loro, di comunicare al loro “livello”, di parlare come loro, di muoversi nello stesso modo in cui si muovono. Siamo tutti in grado di farlo, ma più i bambini crescono più ci aspettiamo che entrino nel nostro mondo e utilizzino la nostra stessa lingua, e non il contrario. Pensa a quanto siamo bravi tutti con i bambini piccoli: strisciamo, brontoliamo, inventiamo rime, ci sottomettiamo ad amorevoli ‘torture’ come morsi, strapparsi i capelli, sbavare, ci vestiamo come principesse o supereroi,… Perché non fare lo stesso con preadolescenti e adolescenti? Perché ci allontaniamo dall’idea di far parte del loro codice di comunicazione? [/ Vc_column_text]
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