Lavora troppo il processo
13-17 gennaio 2020 – Wroclaw, Polonia
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Il primo passo della formazione è stato dedicato a far conoscere i partecipanti e iniziare a riflettere sulle dinamiche di gruppo, soprattutto nei momenti di crisi. Secondo un approccio di educazione esperienziale lo strumento scelto per lavorare su questo argomento è stato il gioco: giochi di cooperazione e sfide di gruppo hanno permesso ai partecipanti di raggiungere una comprensione, come metafora, di quali sono i processi di crisi durante il lavoro di formazione.
Per mettere a fuoco quali sono le differenze tra conflitto, crisi e trauma, il gruppo è stato poi diviso in tre parti e ogni sottogruppo ha cercato di scrivere una definizione di uno di questi concetti, per cercare di arrivare alla fine a un linguaggio comune. Il brainstorming si è concluso con tre definizioni scientifiche fornite dai facilitatori: crisi come momento rilevante all’interno di un gruppo; conflitto come opposizione / disaccordo; trauma come cambiamento a lungo termine.
In una seconda fase il gruppo ha iniziato ad analizzare alcuni casi studio tratti dalla loro reale esperienza lavorativa come formatori. Questo metodo per entrare direttamente in casi reali ha permesso ai partecipanti di avere un’idea più chiara di quale sia lo scopo principale della formazione. Inoltre, sono stati forniti alcuni modelli teorici come strumenti per migliorare la consapevolezza dei processi e delle dinamiche di gruppo. A questo scopo, il modello di Tuckman è stato analizzato e criticato come cornice per riflettere sulle fasi del processo di gruppo. La cosa più interessante è stata osservare le diverse percezioni dei partecipanti sul palco in cui si sarebbero inseriti come gruppo. Come prima, l’approccio scelto è stato orientato all’esperienza, dando la possibilità di vivere in un’attività pratica i contenuti teorici che sono stati presentati. [/ vc_column_text]
Un altro compito del gruppo era riassumere quali sono i diversi ruoli che un formatore può svolgere. Dopo aver scelto alcune etichette pertinenti, l’attenzione principale era su sei: autocontrollo, mediazione, ascolto attivo, motivazione, evidenziazione e primo aiuto. I sei ruoli possono essere usati come modelli durante un momento di crisi: quando compare un momento delicato, uno dei sei può essere utilmente scelto per correggere la situazione critica.
Essendo un seminario pensato per formatori esperti, il workshop è stato strutturato con l’idea di una co-creazione tra i partecipanti. Per questo motivo, dopo aver definito gli argomenti principali, ad ogni formatore è stato chiesto di proporre un workshop in base al proprio background specifico.
Nei prossimi giorni ci sarà un prezioso scambio di idee, contenuti e competenze. Il risultato finale dovrebbe essere la realizzazione concreta di un algoritmo in grado di fornire ai formatori una guida per gestire i momenti di crisi.
Siamo abbastanza sicuri che i nostri trainer L’Orma saranno arricchiti da questa potente esperienza e torneranno a casa con nuove idee, prospettive e conoscenze. [/ Vc_column_text]
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